La contraffazione nel mondo del vino è un problema diffuso e dannoso per le aziende del settore.
Credici o no, una bottiglia su cinque venduta a livello globale potrebbe essere falsificata. Di recente, sono emerse notizie di frodi in diversi paesi, dall’Italia alla Spagna, coinvolgendo un’intera rete di aziende.
Questa truffa rappresenta una minaccia seria per l’industria vinicola, causando miliardi di euro di perdite nelle vendite ogni anno e danneggiando l’economia e la creazione di posti di lavoro.
Uno studio dell’Euipo, l’Ufficio dell’Unione Europea per la tutela della Proprietà Intellettuale, ha stimato che solo le aziende vinicole dell’UE perdono oltre 2,3 miliardi di euro all’anno a causa della contraffazione di vino e liquori. Italia e Francia sono tra i paesi più colpiti, con una perdita di 300 milioni di euro ciascuno.
La contraffazione di vino e liquori ha ripercussioni significative non solo per le imprese, ma anche per le finanze statali, con un’evasione fiscale stimata in 2,1 miliardi di euro all’anno nell’UE.
Inoltre, le aziende devono affrontare costi aggiuntivi per monitorare e contrastare la contraffazione dei loro prodotti, con una spesa media di circa 115.000 euro all’anno per azienda.
La Cina, l’India, la Thailandia, la Turchia, la Malesia e il Pakistan sono identificati come i principali produttori di prodotti falsi, mentre l’Albania, Hong Kong, il Marocco, Singapore, l’Ucraina e gli Emirati Arabi Uniti sono i principali paesi di transito per i prodotti contraffatti.
Francia, Germania e Italia sono tra i paesi più colpiti dalle falsificazioni in generale.
Questa situazione richiede un’azione decisa per contrastare la contraffazione nel settore del vino.
È fondamentale aumentare la consapevolezza sui rischi legati alla contraffazione, promuovere la collaborazione tra le autorità nazionali e internazionali e adottare misure più rigide per proteggere la proprietà intellettuale e garantire la tracciabilità dei prodotti lungo tutta la catena di produzione. Solo attraverso uno sforzo collettivo sarà possibile preservare l’autenticità e l’integrità dell’industria vinicola e mitigare l’impatto negativo della contraffazione.